Alda Merini
MEMORY
Parole in libertà, donate da Alda Merini… ai Navigli, Milano,
il giorno 5 di aprile 2002
…Il colore appassiona il poeta.
È il suo gergo elementare per diventare bambino.
Forse è la sua radice di canto
e del pari il pittore cerca le parole acconce
per dare allo scroscio, alla cascata del suo pennello
un limite che sia di parole armoniose.
Il poeta è pittore, scultore, musico, inventore e qualche volta architetto.
Quando mi dicono -grande poeta- non fanno che tagliarmi un’ala,
perché io vorrei anche dipingere e aprire le braccia per trovare
amori inverosimili, amori di terra.
E di terra è fatta questa canzone armoniosa di Wanda.
Un sublime scorcio d’anima, forse una parola infinita… chissà…
I poeti hanno i loro misteri, come i pittori, e non ce lo diranno mai.
Non diranno mai perché hanno cominciato a dipingere e poi forse,
a distruggere tutto ciò che hanno fatto.
Perché sempre l’artista è in guerra.
E nessuno sa che l’artista è il primo che annega la propria vita
in tante, tantissime cose, che potrebbero anche essere lagrime…
e questo non lo sapremo mai. E questo il pittore e il poeta non ce lo diranno mai.
L’arte è una spinta in avanti o in fondo?…